Da decenni oramai le prenotazioni delle strutture turistiche vengono effettuate sulle OTA, ma tutto questo è negativo o positivo? Molto positivo, ma…
Per trarre dei benefici nell’essere presenti sulle
OTA bisogna avere delle accortezze e tirarsi su le cosiddette maniche. Nulla è GRATIS, a meno che non ci si accontenti di pagare dal 20 al 30 % di commissione per prenotazione.
Le OTA sono il manifesto pubblicitario delle strutture e come tale vanno sfruttate nel processo di disintermediazione.
Un ipotetico cliente effettua una ricerca su una determinata località in solitamente in questo modo:
- Effettua una ricerca su Google
- Effettua una ricerca sulle principali OTA, generalmente Booking/Expedia
- Effettua una ricerca su tripadvisor/Trivago
- Visita il sito ufficiale della struttura
E’ qui che bisogna essere abili nel farsi trovare pronti nello sfruttare il
BILLBOARD EFFECT (effetto manifesto)
- Abbiamo un sito web all’altezza?
- Abbiamo delle foto accattivanti?
- Abbiamo le tariffe competitive o come in alcuni casi le tariffe sul sito più alte dei portali?
- Abbiamo un Booking Engine facile, veloce, intuitivo e collegato a Google Analitycs/Tag Manager?
Si ha l’abitudine di essere presente sui portali di prenotazione e di aspettare la classica e-mail di prenotazione tralasciando la vetrina ufficiale della propria struttura.
Un sito web con servizio fotografico, booking engine e software di newsletter potrebbero essere ripagati in soli 2 mesi, invece, si ha l’abitudine di essere presenti sui portali di prenotazione e di aspettare la classica e-mail di prenotazione tralasciando la vetrina ufficiale della propria struttura.
Se un hotel si trova sulle
OTA il minimo è incrementare le
prenotazioni dirette.
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